Il dolore miofasciale associato ai disturbi temporomandibolari (TMD) rappresenta una delle principali cause di disagio nella regione cranio-facciale. L’uso di placche occlusali è stato per decenni una delle soluzioni terapeutiche più adottate, ma la loro efficacia rimane un tema controverso nella comunità scientifica. Uno studio pubblicato sul Chinese Medical Journal ha analizzato in maniera rigorosa l’effetto delle placche occlusali nel trattamento del dolore miofasciale, fornendo dati oggettivi attraverso valutazioni cliniche e misurazioni elettromiografiche di superficie (sEMG) sui muscoli masseteri.

Metodologia dello studio

Lo studio ha coinvolto 36 pazienti, di età compresa tra i 16 e i 57 anni, diagnosticati con TMD di origine miofasciale. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi:

  • Gruppo A: trattato con placche occlusali per un mese.
  • Gruppo B: trattato con placche placebo (senza contatto occlusale).

Le valutazioni cliniche sono state eseguite prima e dopo il trattamento, mentre le misurazioni sEMG hanno permesso di analizzare l’attività muscolare a riposo (mandibular postural position – MPP) e in massima intercuspidazione (ICP). L’attività muscolare è stata quantificata attraverso due parametri chiave:

  • Root Mean Square (RMS): indicatore dell’intensità dell’attività muscolare.
  • Frequenza mediana (MF): misura dell’affaticamento muscolare.

I dati sono stati analizzati statisticamente utilizzando ANOVA e test post hoc, con un livello di significatività fissato a p < 0.05.

Risultati e implicazioni cliniche

I risultati hanno evidenziato differenze significative tra i due gruppi:

  • Miglioramenti clinici: l’89% dei pazienti del gruppo A ha riportato un miglioramento clinico, con il 39% completamente guarito e il 50% con una riduzione significativa dei sintomi. Nel gruppo B, solo il 22% ha mostrato miglioramenti spontanei.
  • Analisi sEMG:
    • A riposo (MPP), il valore RMS nei pazienti trattati con placche occlusali era significativamente inferiore rispetto a quelli con placche placebo (p < 0.01), suggerendo una riduzione della tensione muscolare.
    • In massima intercuspidazione (ICP), il valore RMS era invece più alto nel gruppo A (p < 0.01), indicando un miglioramento della funzione muscolare.
    • La frequenza mediana (MF) a riposo era più alta nel gruppo A (p < 0.05), suggerendo minore affaticamento muscolare.
    • In ICP, la MF era invece più bassa nel gruppo A rispetto al gruppo B (p < 0.01), confermando un effetto positivo sull’attività muscolare durante la masticazione.

Conclusioni

Lo studio conferma che l’uso di placche occlusali può ridurre significativamente i sintomi dei pazienti con TMD di origine miofasciale, con effetti evidenziabili sia a livello clinico che elettromiografico. I risultati suggeriscono che queste placche possono diminuire la fatica muscolare e migliorare la funzionalità della muscolatura masticatoria.

Tuttavia, gli autori sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per chiarire meglio i meccanismi di azione e identificare i pazienti che possono trarre maggior beneficio da questa terapia. Il dibattito sull’efficacia delle placche occlusali è ancora aperto, ma questo studio fornisce evidenze solide a supporto del loro utilizzo nel trattamento del dolore miofasciale.


Riferimento: Zhang FY, Wang XG, Dong J, Zhang JF, Lü YL. Effect of occlusal splints for the management of patients with myofascial pain: a randomized, controlled, double-blind study. Chin Med J 2013;126(12):2270-2275. DOI: 10.3760/cma.j.issn.0366-6999.20130613.

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