L’uso delle placche occlusali nella gestione dei disordini temporomandibolari

I disordini temporomandibolari (TMD) sono disturbi comuni che colpiscono l’articolazione temporomandibolare (ATM) e i muscoli masticatori, causando dolore, difficoltà di movimento e disfunzioni orali. Uno dei trattamenti più utilizzati è la terapia con placche occlusali, dispositivi progettati per alleviare i sintomi e migliorare la funzionalità mandibolare. Ma quanto sono realmente efficaci? Un recente studio pubblicato sul Saudi Dental Journal ha analizzato i diversi tipi di placche occlusali e la loro efficacia nel trattamento dei TMD.

Tipologie di placche occlusali
Lo studio classifica le placche occlusali in tre categorie principali:

  1. Placche permissive: favoriscono il rilassamento muscolare e la stabilizzazione dell’occlusione. Tra queste, la più comune è la Michigan Splint, utilizzata per alleviare la tensione muscolare e migliorare la postura mandibolare.
  2. Placche direttive (non permissive): guidano il movimento mandibolare e modificano la posizione dell’articolazione. Un esempio è la placca di riposizionamento anteriore, indicata per pazienti con dislocazione del disco articolare.
  3. Placche pseudo-permissive: realizzate con materiali morbidi, possono offrire un sollievo temporaneo ma, secondo alcuni studi, potrebbero peggiorare il bruxismo.

Efficacia delle placche occlusali
La revisione della letteratura ha evidenziato che le placche occlusali possono ridurre i sintomi dei TMD, come dolore, tensione muscolare e cefalea. Sono efficaci anche nel trattamento del bruxismo e nella correzione della diminuzione della dimensione verticale dell’occlusione (VDO), spesso causata da abitudini parafunzionali.
Tuttavia, non esiste una chiara evidenza che le placche siano superiori alla fisioterapia nel trattamento a lungo termine dei TMD. Gli studi mostrano che entrambi i metodi offrono risultati simili nella gestione del dolore e della funzionalità articolare.

Placche occlusali e postura
Un aspetto interessante dello studio riguarda la relazione tra TMD e postura corporea. L’uso di placche occlusali ha dimostrato effetti positivi sulla stabilità posturale, suggerendo un collegamento tra il sistema masticatorio e l’equilibrio corporeo.

Conclusioni
Le placche occlusali rappresentano un trattamento efficace per i TMD, ma non necessariamente superiore ad altre terapie conservative come la fisioterapia. La scelta della placca più adatta deve basarsi su una diagnosi accurata e sulle esigenze specifiche del paziente.
Questo studio offre una panoramica chiara sull’argomento, evidenziando l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione dei disordini temporomandibolari.

“Questo articolo si basa sullo studio ‘Occlusal splints-types and effectiveness in temporomandibular disorder management’, pubblicato sul Saudi Dental Journal (2023) e disponibile online qui.”

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